Atmosfere-situazioni che ci circondano

Io vivo a Roma e questo mi permette di godere di alcuni privilegi, o almeno io li ritengo tali.  Passeggiando per le vie del centro può capitare di imbattersi in troupe che



stanno girando scene di film. Una serie di camion in batteria, un'infinità di cavi e collegamenti per le luci, un frenetico movimento di persone che trasportano il materiale per le scenografie. Ovviamente la curiosità di assistere almeno ad un ciak mi "costringe" a trascorrere molto tempo ad osservare la preparazione della scena, la composizione dello spazio all'interno del quale si svolgerà un'azione. Ecco, questo è esattamente quello che a mio parere avviene anche quando si crea un'architettura, forse è per questo che Aldo Rossi nel  libro "Autobiografia scientifica" parla con insistenza della stretta relazione tra il mestiere dell'architetto e quello del regista. Osservando la costruzione della scena si può comprendere come la posizione delle luci rappresenti un elemento fondamentale per ottenere la giusta atmosfera. Atmosfera, ecco è un'altro termine che accomuna lo spazio architettonico e quello cinematografico. L'architetto  Peter Zumthor nel saggio "Atmosfere"  la definisce  come "comprensione immediata, percezione emotiva che determina un immediata commozione o un immediato rifiuto". Quello che più mi attrae è proprio l'atmosfera che si crea prima del "ciak", una tensione dovuta a differenti percezioni. Si può osservare l'aiuto regista ripetere in maniera ossessiva la posizione precisa che dovrebbe avere il vassoio sul tavolino da the, come se da quel dettaglio dipendesse l'intera riuscita del film. I macchinisti muoversi disordinatamente per trovare la giusta posizione della macchina da presa, nonostante il percorso fosse stato già più volte provato e segnato con un evidente nastro adesivo rosso a terra. Una lunga fase di preparazione, bruscamente interrotta da un "ciak" che conclude il "cantiere" perchè l'opera è pronta....ora bisogna girare il film.

Arch.Giorgio Scarchilli