About Parco Leonardo

Un unico imprenditore, Leonardo Caltagirone, all’inizio degli anni 90’ sviluppa l’idea di un quartiere-città che rappresenta a mio avviso un esempio unico sul territorio romano.


Le dimensioni dell’iniziativa sono notevoli anche per il mercato imprenditoriale romano abituato a ragionare su investimenti e iniziative di larga scala. 
Parco Leonardo rappresenta l’esempio più lucido di quelle comunemente definite “nuove centralità”, quartieri satelittari che si sviluppano adiacenti al G.R.A. Rispetto a iniziative simili che invadono l’ex agro romano, Parco Leonardo presenta delle unicità. Inanzitutto quando l’architetto Ricardo Bofill sviluppò il masterplan all’inizio degli anni 90’, definì una chiara strategia urbanistica di matrice modernista, realizzare una “città pedonale”. Ovviamente il passaggio dall’intento “lecourbusiano” alla concreta realizzazione ha determinato molteplici fase intermedie per fare conciliare l’impostazione iniziale con gli obiettivi imprenditoriali, tuttavia il progetto finale mantiene una coerenza con l’idea originaria. Questa impostazione rappresenta una delle unicità di questa iniziativa, un’impostazione che si avvicina più al concetto di centro urbano, inteso come centro storico che a quello di periferia. Passeggiando a Parco Leonardo tra i negozi distribuiti sotto i porticati a doppia altezza  puoi avere la sensazione di camminare in aree centrali della città. E’ una sensazione indotta da alcune microsituazioni che sono state create appositamente per determinare questi collegamenti con la nostra memoria storica. La struttura urbanistica organizzata su un “sistema di piazze” collegate tra loro da assi pedonali rappresenta un’ulteriore richiamo alla memoria di centro storico che ognuno di noi possiede. Attraversando le vie per raggiungere le diverse piazze che costituiscono il complesso urbano la memoria storica comincia a ragionare per differnze e l’attenzione si sposta su quello che distingue questa struttura da un centro storico urbano. Attraversando gli assi pedonali cogli l’impostazione urbanistica scenografica che ti trasmette un’idea di artificialità nel senso più neutrale del termine ossia senza accezzioni negative o positive. Questa sensazione di artificialità è la stessa che percepisco a volte percorrendo le vie dell’Eur forse è qualcosa che riconduco al concetto di simmetria radicale. Ho la sensazione che ogni cosa stia al suo posto, viene meno il desiderio della scoperta, di vedere cosa c’è dietro l’angolo, perché ho la sensazione di sapere già cosa mi aspetta. Questo è un limite, perdere il senso della sorpresa rappresenta a mio parere privarsi del senso più profondo che un luogo urbano deve possedere. La ripetizione, la serialità, è qualcosa che mi riconduce immediatamente alla periferia. Sistema di piazze e struttura pedonale rappresentano i due elementi che caratterizzano il complesso a livello urbanistico. Questa struttura urbana è stata realizzata come una grande piastra commerciale con parcheggi distribuiti in molteplici piani interrati, destinazione commerciale e direzionale organizzati nei primi livelli fino al terzo e residenziale nei piani susperiori. Questa impostazione caratterizza l'area centrale, il cuore dell’intervento, lo sviluppo perimetrale è determinato da un’organizzazione che si avvicina maggiormente a un’impostazione a zooning con aree monofunzionali a carattere residenziale, direzionale o commerciale. L’impostazione urbana così definita si configura come una microcittà con il suo centro caratterizzato da un mix funzionale e una periferia caratterizzata da una zonizzazzione con funzioni organizzate in aree specifiche. Tuttavia la densità entro la quale si sviluppa questa struttura rende il modello  funzionale, in quanto la “periferia” è adiacente al “centro”, la dimensione è compatta, non si dilatano le distanze tra il modello di città-centro e il modello di città-periferia. I due tipi non si compenetrano ma si avvicinano e questo permette di rendere facilmente accessibili i servizi che l'area offre, il Centro Commerciale Leonardo, il"Palazzo del Divertimento" con Bowling, bingo, discoteca, ludoteca con baby-park, sala giochi e Cinema con 24 sale ,sportelli bancari, scuole materne, scuole elementari, scuole medie e asili nido. Un'altra unicità che caratterizza questo complesso sono i collegamenti urbani. Dal dicembre 2005 è operativa e funzionante la stazione della Ferrovia Metropolitana Leggera. Un treno che ogni 15 minuti in ognuno dei due sensi di marcia collega velocemente Parco Leonardo all'aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci e al centro di Roma. La questione dei collegamenti rappresenta il limite principale che caratterizza le nuove centralità urbane. Da questo punto di vista l'intervento voluto dall'imprenditore Caltagirone rappresenta sul territorio romano un esempio unico di nuovo quartiere collegato con il centro urbano. L'accessibilità offerta dal collegamento metropolitano rappresenta un elemento fondamentale di ricucitura tra il nuovo insediamento e il tessuto urbano consolidato. Nonostante la posizione marginale l'insediamento assume una valenza urbana.

Arch.Giorgio Scarchilli